L’investimento nel fotovoltaico è particolarmente diffuso ad oggi, tuttavia possono verificarsi situazioni in cui non si dispone di un terreno di proprietà o di un tetto. 

Dinanzi a tale ostacolo emerge la possibilità di acquistare il diritto di superficie per proseguire con l’installazione del fotovoltaico. Viene, dunque, sancita una divisione tra la proprietà del terreno e ciò che viene installato su di esso. 

La cessione avverrà, ovviamente, mediante compenso economico e sarà a discapito del proprietario dell’area privata scegliere se cedere il diritto a tempo determinato (20-25 anni) o indeterminato. 

Scaduti i termini del contratto, l’investitore dovrà rinunciare alla superficie acquisita nel corso del tempo precedente ed il proprietario potrà persino scegliere se riscattare l’impianto installato sulla propria superficie. 

I vantaggi legati al diritto di superficie per l’installazione del fotovoltaico si verificano sia per il proprietario della superficie stessa che per l’affittuario. 

Coloro che dispongono di un’area inutilizzata hanno la possibilità di guadagnare cedendola a qualcuno, mentre colui che investe ha la possibilità di guadagnare cedendo energia rinnovabile al Gestore Servizi Energetici.

Affinché la cessione della superficie e, di conseguenza, l’installazione dell’impianto vada a buon fine è opportuno, tuttavia, tener conto di alcuni aspetti rilevanti.

Primo fra tutti il costo di realizzazione dell’impianto a cui va aggiunto quello di manutenzione; sostenere le spese del canone del diritto di superficie; stabilire il costo di vendita dell’energia prodotta e l’imposta di registro.

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